Le Migliori Scarpe Antinfortunistiche per Lavorare

Cosa sono le scarpe antinfortunistiche

Nella giornata di un lavoratore ci sono tanti pericoli più o meno nascosti. Se prendiamo in esame i settori più a rischio, quello degli operai in fabbrica e di chi lavora nell’edilizia, delle scarpe specializzate sono una necessità ovvia. A partire dalla caduta di oggetti e strumenti pesanti fino ad arrivare alla protezione dalle scosse o per operare in ambienti scivolosi, ci sono tanti tipi di scarpe e suole per prevenire gli incidenti più comuni.

A cosa servono?

In generale, le scarpe antinfortunistiche servono a creare una barriera tra il piede e il calore, sostanze chimiche, urti e scosse elettriche. La maggior parte di queste scarpe è leggera e pensata per essere indossata molte ore, tenendo il piede asciutto per tutta la durata della giornata lavorativa.

Caratteristiche e cosa c’è da sapere

Il modo migliore per selezionare una scarpa antinfortunistica di qualità è verificare quali certificazioni possiede.
Dei test a livello europeo verificano infatti il livello di protezione che la scarpa può dare.

Tra i più importanti troviamo sicuramente:

UNI EN ISO 20345:2011: il puntale della scarpa resiste ad un impatto pari a 200 joule (la caduta da 1 metro di un oggetto da 20kg) e ad un test di compressione di 15KN (una tonnellata e mezzo sul tallone). Queste scarpe rientrano nella categoria delle calzature di sicurezza.

In alternativa, la UNI EN ISO 20346:2011 presenta dei limiti più bassi: 100 joule invece di 200 e 10KN invece di 15. Queste scarpe rientrano nella categoria delle calzature di protezione.

Caduta di un oggetto per generare 200 joule

Ci sono poi una serie di proprietà che una scarpa può avere in base a diverse necessità lavorative.

Tra le più comuni troviamo:

  • P: Lamina antiforo
  • I: Dielettrica (isolante)
  • A: Antistatica
  • WR: Resistente all’acqua
  • HI: Isolamento al calore
  • AN: Protezione alla caviglia
  • CR: Resistenza al taglio
  • HRO: Resistenza al calore da contatto

Esistono principalmente 3 tipi di puntali (protezione per la punta delle scarpe).

Puntale in acciaio: è il materiale più utilizzato all’interno delle scarpe. Rispetta tutte le norme ed ha un costo molto basso. Rispetto ad altri materiali è però più pesante e crea disagi in presenza di metal detector.

Puntale in vetroresina: molto leggero e di dimensioni ridotte. Resiste senza problemi ad alte temperature. Questo puntale è più costoso in quanto il processo produttivo richiede più risorse.

Puntale sintetico: anch’esso molto leggero, costa più dell’acciaio ma meno del puntale in vetroresina. Di contro ha uno spessore più alto che potrebbe rendere più scomoda la calzatura.

Ci sono inoltre scarpe da lavoro senza puntale, ma la normativa EN 20347 rende chiaro che queste ultime non sono ammesse per la maggior parte dei lavori. 

Vediamo quindi la nostra selezione personale!


1. Portwest Scarponcino da Saldatore Composite Lite S3 H
Questi scarponcini della Portwest sono la soluzione ideale per chi ha bisogno di protezione al dorso del piede.
Sono pensati per i saldatori e per chi lavora nel settore della metallurgia.
La linguetta di protezione e la suola riescono a sopportare le alte temperature senza problemi.
La scarpa è conforme alla norma EN ISO 20345.
Lo sgancio rapido e l’assenza di lacci di queste scarpe antinfortunistiche permette la rimozione veloce in caso di pericolo.
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2. Sparco Nitro S3 SRC in Pelle Fiore Impermeabile
La Sparco, brand molto rinomato nel settore, offre queste calzature in stile sneaker.
Il puntale in questo caso è in composito, sono quindi scarpe senza metallo (metal free).
Il sottopiede è antiperforazione e la suola ha un buon assorbimento di energia sul tallone.
La scarpe è a norma di legge con relativa marcatura CE.
Esteticamente ricordano delle normali scarpe da ginnastica, sono comode ed adatte ad essere indossate per lunghi periodi. Principalmente sono scarpe invernali, ma possono essere utilizzate anche in estate grazie alla lora traspirabilità.
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3. Diadora Glove II Low S3 HRO
La Diadora, con la sua linea Utility, è una delle aziende più presenti nel mercato dell’antinfortunistica.
La scarpa di cui vi stiamo parlando è realizzata in Nabuck ed è ideale per chi lavora in ambito costruzioni, impianti, industria ed officina. Sono waterproof (ad eccezione della linguetta) e resistono bene su superfici bagnate.
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4. Diadora Glove II High S3 HRO
Sempre la Diadora, offre lo stesso modello ma in versione alta: aumenta il sostegno alla caviglia e con esso l’impermeabilità della scarpa.
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5. Lotto Scarpe Antinfortunistiche Works Street 500 S1P
Lotto è una marca Italiana che offre alcune delle migliori scarpe in generale.
In questo caso il puntale è in FLYcap, un composito davvero leggero.
L’estetica ricorda molto le normali scarpe da ginnastica e sono l’ideale per lunghe camminate o per chi sta sempre in piedi. Adatte in particolare a magazzinieri, operatori di logistica e corrieri.
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6. DONNA Lotto Works FLEX EVO 500 S1P
Lotto offre anche diverse calzature da donna per diverse applicazioni. Le Works Flex Evo 500, con gli inserti in reflex e il sottopiede in memory foam garantiscono una comodità e leggerezza ineguagliabile. Il puntale in alluminio offre un’ottima protezione senza gravare sul peso complessivo.
Avendo quindi la punta rinforzata ed essendo antiscivolo, possono essere utilizzate senza problemi in supermercati, cucine ed altri lavori dove bisogna stare in piedi per molte ore.
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7. U POWER Raptor S3 SRC
Le Raptor S3 della U power, come si evince dal nome, sono a norma EN ISO 20345.
Impermeabili e traspiranti, sono conosciute per la loro suola in materiale soffice Infinergy. Grazie ad esso ed al puntale in alluminio, sono rinomate tra le scarpe antinfortunistiche più leggere. Il rivestimento esterno in tela dona un design molto particolare alla scarpa rimanendo comunque facilmente lavabili con un semplice panno umido.
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8. Grisport Marmolada Scarpone antinfortunistico S3
Questi scarponi della Grisport si differenziano principalmente per la suola: realizzata in Vibram antiscivolo, sono la scelta migliore se le confrontiamo sul piano dell’aderenza e della durabilità. In questo caso sia il puntale che la lamina sono in acciaio ma, data la natura della calzatura, possono essere indossate tutto il giorno senza provare fastidi di alcun tipo.
Essendo scarponcini, rimangono abbastanza rigidi ma il piede non ne risente affatto.
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Come rendere le scarpe più comode

Scegliere i calzini giusti

Sicuramente uno degli errori più comuni. È inutile acquistare delle scarpe da 200 euro se poi utilizziamo dei calzini di scarsa qualità pagati pochi centesimi. Un calzino di buona qualità, meglio ancora se studiato per le scarpe antinfortunistiche, migliorerà sicuramente il comfort e durerà anche più a lungo.

Calzata larga

È importante che le dita possano muoversi tranquillamente all’interno della scarpa e, dato che con il passare del tempo il piede tende un po’ a gonfiarsi, conviene scegliere delle scarpe abbastanza larghe in modo da non provare fastidio ed avere più spazio utile.

Qualità della scarpa

Risparmiare qualche euro sull’acquisto delle scarpe è controproducente.

Soprattutto se sono scarpe da lavoro, significa che in media le indosserai 5 giorni a settimana per 8 ore = circa 2000 ore ogni anno.

Ipotizzando di maltrattare le scarpe e cambiarle appunto ogni anno, un paio di scarpe da 100 euro ti costerà appena 0,05€ l’ora

Allo stesso modo, un paio di scarpe da 200€ costerà appena 10 centesimi per ogni ora di utilizzo.

Preferisci risparmiare quei 5 centesimi e potenzialmente ottenere in cambio dei piedi doloranti a fine giornata ed una postura sbagliata?

Come lavare le scarpe antinfortunistiche

Se vuoi far durare il più a lungo possibile le tue scarpe e garantire sempre la stessa comodità, ci sono alcuni consigli che puoi seguire.

Uno degli errori più comuni è quello di lavare le scarpe antinfortunistiche in lavatrice. Questo non fa che accorciare la vita delle scarpe, spesso seccando e restringendo la pelle. 

Il nostro consiglio è quello di rimuovere la soletta interna (che può essere lavata senza problemi) e di pulire le scarpe con un panno ed un sapone neutro. Questo dovrebbe bastare a rimuovere la maggior parte dei residui. Per le macchie più difficili si può provare ad utilizzare una piccola spazzola o una gomma da cancellare.

Se le scarpe sono bagnate una volta tolte (per esempio se sono state utilizzate sotto la pioggia) l’ideale sarebbe asciugarle con un panno e lasciarle a temperatura ambiente.

Sicuramente durante i primi utilizzi non accadrà, ma a lungo andare può succedere che compaiano piccole crepe sulla superficie della scarpa. In questi casi, prima di buttarle e sostituirle con un altro modello, il consiglio è di portarle da un calzolaio: con pochi euro le vostre saranno rimesse a nuovo.

Chi deve fornire le scarpe antinfortunistiche? Quando cambiarle?

L’abbigliamento da lavoro deve essere fornito dall’azienda, in funzione delle caratteristiche necessarie a garantire la protezione del dipendente durante l’attività lavorativa.

Tra gli obblighi del datore di lavoro troviamo la messa a disposizione delle calzature conformi ai requisiti normativi e alla manutenzione e riparazione di quest’ultime.

Spetta invece al dipendente l’obbligo di indossare le scarpe e provvedere all’igiene, segnalando al datore eventuali problemi riscontrati con l’utilizzo.

Non si può quindi lavorare senza scarpe antinfortunistiche, eccetto casi eccezionali documentati da un certificato medico.

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